Dove la sua installazione non è stata prevista in fase progettuale, c’è chi pensa ancora che montare porte scorrevoli a scomparsa a posteriori non sia possibile o che richieda particolari opere; in realtà, l’unico fattore che può impedire o rendere difficoltosa la trasformazione è un muro portante, in quanto per far sparire la porta dentro la muratura bisogna prima sfondare la struttura muraria per sostituirla con un cassonetto internamente vuoto.
Se il muro non ha soltanto la funzione di separare gli ambienti, ma ha anche quella di sostegno strutturale, bisogna sostituire l’architrave e puntellare l’apertura durante i lavori.
Il montaggio del cassonetto, sottile ma molto robusto, non richiede manodopera specializzata: basta, come ogni fai da te sa fare, essere in grado di mettere dei tasselli ad espansione e di stendere un po’ di intonaco, oppure raccordare pannelli di cartongesso con la restante muratura. Le dimensioni del cassonetto devono essere commisurate alla porta a scomparsa che si vuole montare: vi sono delle misure standard, ma è possibile avere su richiesta controtelai di dimensioni maggiori sia come altezza sia come luce.
Fase 1 Installare porta scorrevole a scomparsa
- Si estraggono le zanche dal pannello del cassonetto, tirandole verso l’esterno con un paio di pinze o di tenaglie per poi adattarle in un’apertura della muratura, che bisogna sigillare con malta di cemento.
- Con gli accessori distanziatori in dotazione e l’aiuto di squadra e livella, sistemiamo il cassonetto puntellandolo provvisoriamente in posizione verticale nelle due direzioni, a formare un perfetto rettangolo.
Fase 2 Installazione porta scorrevole
- Il cassonetto in cui sparisce la porta sostituisce una porzione di muro e, una volta intonacato, diventa tutt’uno con la parete. Per montare la struttura in bolla e lasciare una
luce di misura giusta, si adottano gli stessi accorgimenti che servono per il fissaggio dei controtelai delle porte.
Il controtelaio pronto va appoggiato direttamente sul pavimento e fissato a questo con tasselli ad espansione. Per questo scopo sul lato inferiore dei pannelli ci sono delle alette forate, in corrispondenza delle quali vanno praticati i fori ed inseriti i tasselli. - La rete metallica che riveste entrambe le facce permette un facile ancoraggio dell’intonaco, quindi un’ottima finitura; il primo strato si stende con la cazzuola e si regolarizza con una riga di legno; la superficie risultante deve essere ruvida ma priva di vuoti o di eccedenze di intonaco. Il lavoro è alla portata di un buon fai da te.
- Ad intonaco rappreso, ma non essiccato, si passa alla rasatura, rifinendo la superficie con una malta più fine ottenuta con grassello di calce, da stendere mediante un frattazzo. In questo modo il rivestimento risulta robusto, ben ancorato alla struttura metallica.