La pasta di fimo è una pasta sintetica modellabile, come la plastilina con cui giocavamo da bambini, la cui caratteristica fondamentale risiede nel suo essere termoindurente, a differenza di molti altri materiali. Questo vuol dire che una volta sottoposto a riscaldamento, principalmente in forno anche se si potrebbe cuocere anche a bagnomaria, diventa rigido. Proprio questo passaggio da plasmabile a rigido rende la pasta di fimo così utilizzata nel campo dell’oggettistica e del fai da te. Esso infatti si presta molto bene alla realizzazione di collane, orecchini, ferma capelli o souvenir vari, e le creazioni in pasta di fimo sono davvero uniche, oltre che originali. Vediamo insieme come lavorare il fimo per realizzare i nostri oggetti preferiti.
Ingredienti e realizzazione per la pasta di fimo
Trattandosi di creazioni in fimo, l’elemento primario dovrà essere proprio la pasta di fimo. Oggi è un materiale talmente diffuso ed usato che in qualsiasi merceria o negozio di fai da te risulterà reperibile la classica confezione da 56 grammi, per i più esperti o per chi vuole iniziare a cimentarsi in maniera più che hobbistica esistono addirittura dei kit di accessori per modellare la pasta e fimo stesso.
Ma veniamo alla scelta della pasta di fimo più adatta al nostro caso. Per chi si approccia a questa attività il consiglio è di scegliere la “soft”, cioè la più facile da modellare, morbida al tatto e che non richiede molto lavoro di impasto prima di risultare malleabile. La seconda tipologia di pasta, la più usata, è la “classic”, cioè quella originale e che richiederà un minimo di lavoro prima di riuscire ad essere tirata. Per i più esperti o per chi vuole approcciarsi ad effetti speciali esiste la “effect” che si divide in più categorie, fluo, glitter, transparent. A questo punto la prima cosa da fare e impastare con le mani il panetto, stenderlo con il matterello e modellarlo a fantasia. Rifinire la creazione in fimo con la vernice protettiva e cuocere 30 minuti in forno a 110 gradi.
Qualcosa in più sulla cottura della pasta di fimo
Essendo un materiale termoindurente, il nostro risultato verrà raggiunto soltanto previa cottura. Come abbiamo detto la cottura più comune è quella effettuata in forno statico, 30 minuti ad una temperatura variabile tra i 110° e i 130°. Questa fase è la più delicata di tutta l’operazione, se si superano i 150 gradi infatti, non solo la nostra creatura si brucerà ma si potranno sprigionare sostanze tossiche e potenzialmente pericolose che – una volta depositate sulle pareti del forno – potranno contaminare gli alimenti che verranno sottoposti a cottura successivamente. Per evitare di intaccare in dimenticanze o errori di cottura si può optare per il metodo a bagnomaria, il quale evita che la pasta di fimo si possa bruciare; risulta però questo un metodo lento e che richiede maggiore supervisione rispetto al forno. Il nostro consiglio dunque è quello di procurarsi un fornetto da utilizzare solo per questo hobby così da essere pratici e sicuri.