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Come lavorare in modo corretto con gli attrezzi elettrici

Scarsa conoscenza o impiego errato delle attrezzature elettriche nella lavorazione del legno o dei metalli costituiscono spesso un pericolo che viene sottovalutato. Inoltre, possono venire danneggiati gli attrezzi stessi e i materiali in lavorazione. In questa guida voglio segnalarvi una serie di errori, spiegandovi per ognuno di essi, con un esem­pio, il modo giusto di servirsene.

Gli attrezzi azionati da un motore devono rispondere, per la loro omologazione industriale, a determinati re­quisiti di sicurezza. Ciò va­le sia per le attrezzature professionali, sia per quelle destinate al settore degli hobby. Un apprendista fale­gname, a differenza di chi intraprende il fai da te, viene addestrato dai colle­ghi più esperti ad usare cor­rettamente e in modo si­curo tutti i macchinari per la lavorazione del legno. Il dilettante può avvalersi sol­tanto delle istruzioni per l’impiego allegate ad ogni utensile.

Gli attrezzi azionati elettricamente risultano pertanto i più pericolosi, e ciò è dovuto a due motivi: struttura generalmente non uniforme dei materiali che si lavorano e necessità di avvicinare gli stessi all’attrezzo nella maggior parte a mano libera. Sussiste quindi il pericolo che le mani possano essere accostate troppo all’attrezzo e che improvvisamente un pezzo di legno opponga resistenza al taglio, venga strappato dalle mani e proiettato all’indietro dall’utensile, procurando escoriazioni o ferite (non prendetela alla leggera, state sempre molto attenti nell’utilizzo degli attrezzi mio nonno ci ha perso 3 dita).

Va comunque ricordato che tutte le serie di attrezzi e utensili integrali prodotte dalle migliori case, anche se realizzate per il fai da te sono state fabbricate in ba­se a precise norme di sicu­rezza, riguardanti sia il fun­zionamento della parte elet­trica dell’attrezzo, sia di quella meccanica.

Tra le norme di sicurezza per le parti meccaniche la più importante riguarda l’ob­bligo di installare dispositi­vi di protezione per impe­dire che le parti in movi­mento (lame, dischi) pos­sano essere toccate inciden­talmente da chi usa l’attrez­zo. Se esaminate i vostri utensili rileverete, quando sono di buona marca, come tale obbligo sia sempre osservato.

 Anche se questi di­spositivi di sicurezza rendo­no a vostro giudizio l’attrez­zo poco maneggevole, vi raccomandiamo di non to­glierli per nessun motivo: essi riducono enormemen­te il pericolo di ferirsi.

Le seghe circolari

Le seghe circolari portatili devono sempre essere do­tate di una protezione me­tallica, che copre tutta la lama rotante tranne la par­te inferiore della corona dentellata che viene a con­tatto con il pezzo da sega­re. Le seghe circolari da banco devono inoltre esse­re provviste di guide per i tagli paralleli e di arresti per quelli trasversali e obli­qui. Se sono usate per ta­gliare tondini, blocchi o li­stelli di legno, occorre in­serire l’apposito accessorio che impedisce torsioni la­terali del pezzo rispetto alla lama. Queste seghe devono infine avere un dispositivo, per esempio del tipo a chia­vetta, che evita i contrac­colpi, di spessore non infe­riore a quello della lama e non superiore alla larghez­za di taglio.

Come manovrare la sega circolare

In nes­sun caso lavorare con una sola mano! La sega circo­lare portatile non può es­sere guidata con sicurezza se con una mano si deve tenere il pezzo . La lama della sega può spezzarsi, con notevole pericolo per le mani e per il materiale. E’ essenziale che il pezzo sia serrato salda­mente con morsetti e che la sega possa essere guidata con entrambe le mani.

La fresa

Per le fresatrici valgono nor­me analoghe. Le frese da banco devono essere dota­te di protezione regolabile, che copre la parte non uti­lizzata dell’attrezzo davanti e dietro la squadra di guida. Tale squadra dovrebbe ave­re un’altezza di 80 mm. Nel fresare vanno sempre usati i dispositivi che garantisco­no una guida sicura del pez­zo (ad esempio squadre, pa­racolpi). Gli stessi criteri ri­sultano validi per le pialla­trici, nelle quali deve essere protetta la parte non utiliz­zata dell’albero portalame.

Per lo stesso apparentemen­te innocuo trapano, sono state studiate varie misure di sicurezza. Le chiavi del mandrino sono realizzate in modo da poter essere inse­rite solo nella maniera cor­retta e i tipi più recenti so­no provvisti di frizione di sicurezza che permette al motore, in caso di sovrac­carico, di girare mentre la punta o la lama impiegata sono ferme. Oltre a proteg­gere motore e ingranaggi, il dispositivo evita che il tra­pano sfugga di mano, ridu­cendo al minimo il perico­lo di eventuali ferite.

Seghetto Alternativo

Nel lavorare con il seghetto alternativo succede spesso che il piallaccio esterno del pannello venga rovinato dalla denta­tura della lama che taglia verso l’alto . Ciò si può evitare tagliando prima l’impiallacciatura con l’apposito seghetto a mano e proseguendo a segare poi con l’attrezzo elettrico lungo la linea tracciata. In questo modo si avrà un bordo netto e pulito.

Levigatrice a Nastro

Anche la levigatrice a nastro dovrebbe essere sempre usata con l’aiuto di una gui­da (un blocchetto di legno). L’uso errato di questo at­trezzo difficilmente causa fe­rite o lesioni, può soltanto rovinare irreparabilmente il nastro abrasivo. In conclusione, è importan­te attenersi alle istruzioni per l’uso delle attrezzature, alle raccomandazioni per l’impiego specifico degli accessori e degli utensili, usando correttamente i di­spositivi di protezione sen­za trascurare i mezzi antin­fortunistici come maschere, occhiali protettivi e robusti guanti da lavoro. Solo così ,e dopo un certo esercizio si potrà lavorare con gli attrez­zi elettrici senza pericolo.

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