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Come sverniciare il legno – eliminare vernice dal legno

Per rimuovere radicalmente le vecchie pitture esistono sverniciatori a base di solventi o di soluzioni alcaline. I solventi possono essere impiegati ovunque, mentre le soluzioni di lavaggio alcaline risultano efficaci soltanto su vernici e smalti ad olio (non sono quindi indicate per le moderne vernici sintetiche). Per superfici da lasciare al naturale, è meglio usare i solventi, in quanto le soluzioni alcaline rendono scuro il legno.

  • Un vecchio armadio che deve essere sverniciato. Anche se in passato è stato ricoperto con più mani di pittura, sotto queste può nascondere un legno pregevole.
  • Ecco l’attrezzatura che occorre per sverniciare. E meglio servirsi di attrezzi già usati. Se non si posseggono occhiali protettivi va bene anche un paio di occhiali da sole.
  • Quando viene applicato il solvente (sverniciatore chimico), la vecchia vernice si stacca dal fondo sotto forma di bolle. Si deve quindi passare un altra mano di solvente e attendere che agisca (circa 10 minuti), poi si può cominciare ad asportare con la spatola. Il liquido sviluppa esalazioni tossiche, per cui è meglio lavorare all’esterno o almeno a finestre aperte.
  • Con la spatola si stacca il vecchio strato di vernice, ammorbidito dal solvente. La spatola non deve essere troppo affilata, per non danneggiare il legno.
  • Alla raschiatura con la spatola, segue la rimozione, con una spazzola di acciaio, dei resti della pittura da pori del legno. Anche la spazzola va usata con cautela.
  • Negli angoli e nelle sagomature è particolarmente difficile togliere la vecchia pittura. Ci si aiuta con attrezzi appuntiti, come ferri da calza, punteruoli e cacciaviti.
  • Questa parte dell’armadio è già stata trattata con il solvente. Dopo reiterati raschiamenti con la spazzola di acciaio finalmente il legno sembra “nuovo”.
  • Se i llegno è diventato scuro, può essere schiarito con una soluzione a base di ammoniaca liquida e acqua ossigenata in parti uguali e ben mescolate.
  • Poco dopo l’applicazione del decolorante se ne vede l’effetto. Il legno va quindi risciacquato. Solo quando sarà perfettamente asciutto, si potrà dare la mano di fondo.

Nelle soffitte o nelle cantine vengono spesso abbandonati vecchi armadi e cassettoni perché i proprietari non si ritengono in grado di sverniciarli e rinnovarli. Proprio per questo, vecchi mobili anche di valore vengono ceduti per pochi soldi ai rigattieri o si ricorre alle costosissime prestazioni di un restauratore, credendo che il lavoro di riportare “al vergine” il legno presenti difficoltà insormontabili. La sverniciatura non è affatto difficile: è soltanto un operazione un po’ lunga e complessa, per la quale occorre anche molto “olio di gomito”, ma il risultato può dare notevoli soddisfazioni. Per evitare spiacevoli inconvenienti, gli sverniciatori chimici devono essere adoperati con occhiali protettivi e guanti. Mentre per non inquinare l’aria che si respira è raccomandabile lavorare all’aperto o almeno con le finestre spalancate, lontano da fonti di calore o dalla luce solare. Quando il mobile è stato sverniciato, la lavorazione successiva è diversa a seconda che il pezzo debba essere verniciato nuovamente o lasciato al naturale. In ogni caso il legno deve essere lasciato a riposare. Se l’armadio o il cassettone, dopo la sverniciatura, deve essere nuovamente dipinto è consigliabile un trattamento preliminare con un velo di sostanza trasparente protettiva. Se si intende lasciarlo al naturale, invece, va usata una sostanza protettiva che contemporaneamente lo protegga anche dai parassiti. Successivamente la superficie potrà essere lucidata con una cera liquida. Se la lucidatura viene effettuata con i dischi speciale per lucidare che si applicano al trapano elettrico, si deve tenere la mano leggera, perché se si esercita una pressione eccessiva si creano sul legno dei “cerchi di lucidatura” difficilmente rimovibili. La lucidatura migliore si ottiene comunque manualmente. Non presenta eccessive difficoltà, ma richiede una discreta dose di fatica. E consigliabile, perciò, eseguire il lavoro in due tempi: prima quello della sverniciatura e poi, dopo qualche giorno, si potrà passare alla lucidatura vera e propria. 

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