Il legno è di gran lunga il materiale preferito dagli appassionati del fai da te, in quanto è leggero e allo stesso tempo solido ed elastico. È molto resistente e in genere non presenta grandi difficoltà di lavorazione. Una delle tecniche più semplici è la trapanatura. Come sempre anche qui esistono accorgimenti che un dilettante dovrebbe conoscere se vuole rendere più facile il lavoro. In questo articolo mostriamo questi semplici espedienti e inoltre come si maneggiano esattamente i trapani elettrici.
Come trapanare il legno
- Nel trapanare metalli o materiali plastici si parla di « bulinare »; per il legno di « preparare un foro ». Si deve usare una punta, detta « lingua di vipera », con la quale si marca un foro d’invito.
- Per fori da 6 fino a 32 mm si usa una trivella a percussione che dà alla punta del trapano una buona precisione, soprattutto su legni di un certo spessore. Nella foto: il trapano a petto.
- Le trivelle a percussione si avvitano come normali filettature. Per evitare che il legno si spacchi, la punta deve uscire di poco dal pezzo. Si ripete poi l’operazione, infilando la trivella dall’altra parte.
- Per fori di grande diametro (da 22 a 78 mm) si usano punte con superficie di taglio mobile, applicabili solo sui trapani a mano. Quando il legno è molto duro, non bisogna esercitare sul trapano una pressione eccessiva.
- Quando le teste delle viti disturbano per motivi pratici o estetici, occorre introdurle nel legno più profondamente. In tal caso il foro per le teste delle viti viene preparato con l’accecatoio e si deve usare il trapano elettrico.
- Eseguito il foro per la testa della vite, in mezzo ad esso se ne pratica un altro, per il collo e la parte filettata della vite, con una punta più sottile. Infine si nasconde completamente la vite con un tondino o coprivite.
Come trapanare il legno fase 2
- Per trapanare obliquamente si usa una sagoma. Si inizia a trapanare il pezzo verticalmente; quando il foro è profondo 2mm si sposta la punta verso la sagoma, senza fermare il trapano.
- Per fori ciechi si usa una punta da trapano munita di topper. Quest’ultimo si prepara ricavando da un blocco di legno un manicotto. Attenzione , però, a tagliarlo della giusta lunghezza.
- Per teste di viti incassate si fissa all’altezza voluta un alesatore alla punta del trapano con una vite senza testa. Il foro deve avere lo stesso spessore della punta,altrimenti il trapano si blocca.
- Per trapanare metallo su legno si deve usare una punta per metalli. Bulinata prima la lamiera,bisogna regolare l’avanzamento e la velocità del trapano in base alla durezza del metallo.
- Per trapanare insieme al metallo e legno, i due pezzi vanno fermati con un morsetto. Se il metallo è piuttosto spesso, occorre raffreddare con acqua, avendo cura di non macchiare il legno.
- Per trapanare una mortasa si usa un trapano con punta centrante. Disegnare i contorni e trapanare fori ravvicinati. Eliminare i pieni che rimarrano su entrambi i lati con uno scalpello.
- Non si possono trapanare direttamente fori semicircolari in quanto il trapano senza guida sfuggirebbe. Vi aiuterà un piccolo accorgimento: ponete accanto al pezzo da lavorare un altro listello e uniteli con una morsetta.
- Sotto i legni pressati viene posto un pezzo di legno di scarto. In tal modo si ottiene che lo spigolo inferiore non si spezzi e rimanga liscio mentre il trapano penetra. Per legni duri bisogna usare punta al widia.
- E difficile trapanare fori grandi o asimmetrici nel compensato o nel truciolato. In spessori inferiori a 25mm si fa prima un foro che verrà poi allargato con uno spinarello. Eliminare le disuguaglianze con una lima semitonda.
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