Diventare insegnante in Italia richiede un iter specifico sia per il tipo di scuola in cui si desidera insegnare sia per le materie che si vogliono insegnare. La professione richiede poi un impegno importante in termini di ore e formazione continua. Di anno in anno e di governo in governo inoltre si modificano le modalità di accesso al ruolo e cambiano anche i requisiti e le opportunità necessarie anche all’insegnamento precario. Per diventare insegnante di ruolo bisogna comunque superare un concorso pubblico e aspettare l’assegnazione. Prima di arrivare però al concorso, che viene indetto dal Ministero dell’Istruzione, è fondamentale avere tutti i crediti e i requisiti richiesti. Vediamo insieme quali sono i corsi post-università utili per l’insegnamento.
Diventare insegnante: la laurea può non bastare
Per diventare insegnante non basta la laurea, almeno non per tutti i gradi d’istruzione e non per tutte le materie di insegnamento. Ci sono tuttavia alcuni corsi di laurea che preparano in maniera più coerente all’insegnamento. Scienze della formazione è ad esempio una laurea utile per insegnare alle medie, anche se poi al titolo accademico dovranno essere aggiunti dei corsi abilitanti. Il titolo si può conseguire anche frequentando le università online come Unicusano, che permettono di organizzare lo studio in maniera autonoma. Dopo la laurea, con la nuova riforma, si dovranno conseguire altri 60 CFU che saranno abilitanti all’insegnamento e nella fase precedente all’immissione in ruolo, può essere utile anche seguire dei corsi d’aggiornamento o aggiungere altri titoli con master e specializzazioni per poter concorrere a diverse classi di concorso o specializzarsi in una specifica materia. Sarà infatti modificata anche la valutazione dei singoli insegnanti e il possesso di titoli che risultano coerenti con la materia di insegnamento e con le competenze affini al ruolo di insegnante saranno sicuramente maggiormente considerati. A seconda però delle materie e in base anche all’autonomia delle singole scuole, anche il solo possesso di una laurea specifica potrà bastare per l’ingresso nel mondo della scuola, ma sarà necessario attendere le istruzioni in merito del Ministero in prossimità dell’attivazione della riforma, salvo modifiche.
Corsi post-laurea
Fino al 2025 per poter insegnare sarà necessario acquisire i 24 CFU abilitanti per l’insegnamento che si possono ottenere frequentando i corsi nelle università o presso gli enti che li organizzano. A partire dal 2025, con l’entrata in vigore della riforma del reclutamento insegnanti approvata nel 2022, per poter insegnare, oltre alla laurea bisogna ottenere l’abilitazione mediante la frequentazione di un corso obbligatorio della durata di un anno e permette di acquisire 60 CFU in aree disciplinari precise. Il corso di abilitazione si può seguire dopo la laurea o anche durante il percorso accademico, ma è importante riuscire a tenere il passo tra i due percorsi . I corsi abilitanti vengono organizzati dalle università e conterranno esami nell’ambito antropo-psico-pedagogico, sulle metodologie e sulle tecnologie. Dei totali 60 crediti, 20 dovranno essere conseguiti mediante tirocinio nelle scuole e 10 nel settore pedagogico. Ci saranno poi anche corsi da 30 CFU per i docenti che hanno già un’esperienza nell’insegnamento della classe di concorso per la quale vogliono concorrere per il ruolo. Fino al 2025 ci saranno dei corsi transitori di abilitazione che permetteranno il reclutamento degli insegnanti mediante concorso e varieranno in base all’esperienza, ai titoli e alla classe di concorso per cui si desidera candidarsi.