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    Categories: Motori

La manutenzione del motore, quali sono le regole da osservare

Anche facendo eseguire periodicamente soltanto i più modesti controlli alle parti meccaniche della vostra auto presso un’officina, al giorno d’oggi si devono ugualmente sborsare delle forti cifre. La maggior parte dei controlli e delle manutenzioni è peraltro possibile effettuarla da soli, nel proprio garage, anche se non si ha una conoscenza approfondita della meccanica.

Tra i controlli e le manuten­zioni che generalmente so­no prescritti ogni 5000 km vi sono:

  1. il controllo della batteria
  2. il cambio dell’olio
  3. il lavaggio del motore.

Batteria

Prelevate da ogni ele­mento della batteria un po’ di liquido per mezzo di un densimetro, che potete com­prare in qualsiasi negozio di accessori per auto. Sulla scala del galleggiante del densimetro leggete il peso specifico del liquido: la den­sità del liquido sarà giusta se i risultati sono identici per ogni elemento. Con la bat­teria perfettamente carica il peso specifico del liquido è di 1,285 kg/I. Non dimenti­cate di aggiungere, se ne­cessario, acqua distillata in ogni elemento, perché una batteria perfettamente effi­ciente è uno dei presuppo­sti per evitare brutte sor­prese in viaggio.

Olio

II cambio dell’olio va fat­to preferibilmente presso il distributore, l’officina o il garage del quale si è clienti. Vi costerà qualcosa ma ne vale la pena perché, se non altro, si risolve il problema di dove scaricare l’olio vec­chio e si può usare il pon­te, risparmiando fatica. Se volete fare il cambio del­l’olio davanti casa, dovete prima di tutto sollevare la macchina; esistono in com­mercio dei sacchi di plastica che si mettono sotto il te­laio e poi si gonfiano con i gas di scarico della macchi­na. Così si possono inserire sotto la macchina dei ceppi che la tengono sollevata.

Per togliere l’olio dal motore si svita il tappo del ser­batoio dell’olio e si racco­glie il liquido in un reci­piente. In diverse auto i tap­pi del serbatoio sono provvisti internamente di un ma­gnete, che “ cattura “ le eventuali particelle metalli­che presenti nell’olio. Prima di rimettere in sito i tappi occorre lavarli nella nafta. Togliete anche il filtro del­l’olio e lavatelo a fondo in benzina pulita. L’olio si ver­sa nel serbatoio soltanto do­po aver rimesso a posto il filtro.

Motore

Prima di lavare il motore spruzzate le pareti interne del vano nel quale alloggia, che sono sempre sporche d’olio, e il motore stesso con un detergente adatto, acquistato presso i negozi specializzati (oggi si trovano questi detergenti in pratici flaconi-spray).  Successivamente lavate il vano motore con un forte getto d’acqua. Prima del lavaggio però, perché il motore possa poi mettersi in moto, pensate a proteggere le parti elettri­che, come bobine, dinamo e spinterogeno, isolandole con fogli di plastica.

Altri controlli da effettuare al motore

Anche i grandi controlli, da ese­guire ogni 10.000 km, si possono effettuare nel pro­prio garage. Per prima cosa, svitate le candele per con­trollare la distanza degli elet­trodi; con uno spessimetro misurate la distanza interelettrodica di ogni cande­la, che deve essere di 7 mm. Se il carburatore è ben tara­to, le candele dovrebbero essere di colore grigio scuro o bruno chiaro. E consiglia­bile cambiarle, generalmen­te, ogni 20.000 km.

Con un manometro registratore, in cui viene inserita una striscia di misurazione, è possibile accertare il grado di com­pressione di ogni cilindro senza candele. Premuto il manometro contro l’allog­giamento, una seconda per­sona deve ora premere il pedale dell’acceleratore e far girare alcune volte il moto­rino di avviamento.

Il proce­dimento va ripetuto per ogni cilindro e sul manometro ap­parirà una curva per ogni cilindro. Occorre poi togliere il filtro dell’aria e pulirlo. Per lo più è sufficiente passarlo accu­ratamente con un pennello. Bisogna controllare anche il funzionamento al minimo del motore con cambio in folle. Se il motore va ad un numero di giri troppo basso, è sufficiente girare un po’ verso destra, con un caccia­vite, la vite di regolazione del minimo. Controllate an­che le puntine del ruttore nello spinterogeno.

Redazione: