Un punto operativo su una delle tecniche più conosciute di analisi e pianificazione: da dove nasce, a che cosa serve la SWOT analysis e perché è fondamentale realizzarla.
Si sa, l’euforia per un nuovo progetto è un motore potentissimo. Essere euforici rende possibile, l’impossibile. Rende facile qualsiasi cosa. Ma, per converso, offusca – spesso – l’obiettività. E così facendo, se da un lato reca linfa vitale al business, dall’altro rischia di portare fuori rotta il progetto stesso. Per questo è strategico, ai fini di una obiettività sempre garantita, strutturare una SWOT analysis preliminare di qualsiasi nuova attività.
Una matrice basata su quattro fattori in grado di identificare e perimetrare punti di forza (S), di debolezza (W), opportunità (O) e minacce (T) di ciascun progetto. Ma vediamo nel dettaglio.
SWOT analysis: 4 lettere al servizio del business
Come abbiamo detto, questa matrice è uno strumento potentissimo. E’ stata inventata da uno studioso americano, Albert Humphrey, negli anni Sessanta/Settanta e da allora viene applicata per definire una cornice di pro e contro di un progetto. La matrice, infatti, tiene in considerazione sia fattori endogeni (S e W), sia fattori esogeni non direttamente gestibili (O e W). Intersecando queste due dimensioni tra loro, viene generato un elenco di pro e contro di un determinato progetto.
In questo modo è possibile non solo stabilire obiettivi raggiungibili, ma anche prevedere (e agire in anticipo) possibili minacce o situazioni che potrebbero arrecare negatività al business stesso. Uno strumento, quindi, potentissimo a cui è necessario dedicare la giusta attenzione e il tempo necessario: una volta tracciata la rotta, la SWOT analysis accorre in supporto in qualsiasi momento. È bene anche ricordare che questa matrice evolve di pari passo al business. Non è di sicuro scolpita nella pietra, ma va aggiornata e tenuta viva con costanza.
Facciamo ora un esempio concreto su una gestione per sito ecommerce attraverso l’integrazione di un software gestionale aziendale con uno store online, visto che il mondo dell’ecommerce è un contesto altamente competitivo e ricco di attori. In questo caso, la SWOT analysis potrebbe permettere di individuare le migliori strategie per differenziarsi dai competitor e quali possono essere, ad esempio, le nicchie di mercato in cui inserirsi tenendo conto di minacce che possono derivare dal contesto operativo.
Oppure identificare quali possono essere i partner tecnici necessari alla propria realtà. Ma non solo. Se applicata ad esempio, ad una casa study di un competitor o di un benchmark permetterebbe di identificare quali possono essere stati i punti di forza di quel progetto e come sono stati funzionali alla crescita del business.
SWOT analysis: non solo vantaggi, quali incertezze
Se, per certo, la SWOT analysis è fondamentale a qualsiasi attività, dall’altro – come in ogni cosa – ci sono alcuni punti di rischio da tenere in considerazione. Di per sé stessa la matrice è perfetta e funzionale. Ma basa la propria struttura sulla componente umana che deve redigerla. Ed è proprio qui che risiede il fattore di incertezza: da un verso la possibilità di cadere nella soggettività, dall’altro nel semplicistico.
Ad esempio – sempre rimanendo nel settore ecommerce:
- Rischio soggettività: i dati inseriti in SWOT analysis devono essere quanto più obiettivi e reali possibile. Per questo è bene farsi aiutare da azioni data-driven; ovvero basate sulla raccolta di dati concreti e alla mano e non su “sensazioni” o opinioni pre-concette. Nel caso pratico: numero di visitatori, utenti attivi, posizionamento, tecnologia…
- Rischio semplificazione: ovvero stare attenti a non dare una lettura troppo semplice del contesto e del perimetro progettuale per non incappare nel rischio di uno scollamento tra ambizione e realtà dei fatti.
Ha senso, quindi, la SWOT analysis?
La risposta è sì. Certamente non è la panacea di tutti i mali e va vista in un contesto di business plan complesso ed articolato su tutti i fronti (progettuale, economico, di comunicazione…). Ma è sicuramente un vantaggio competitivo importante per delineare il perimetro entro cui muoversi con una certa misura di sicurezza e obiettività.